La regola dice che viene ogni quattro anni. La tradizione lo vuole funesto. Di certo quello bisestile è un anno anomalo. Ha un giorno in più, il 29 febbraio. Il suo nome viene dal latino, lo ha codificato un papa e ci sono sempre le Olimpiadi. Ma lo sapevate che ogni tanto si salta?
COSA È UN ANNO BISESTILE
È un anno con un giorno in più 366 anziché 365. Viene aggiunto perché non avvenga uno slittamento delle stagioni. Mantenendo sempre 365 giorni, si accumulerevve ogni 4 anni un giorno di ritardo.
REGOLA
Quella del calendario gregoriano dice: «Un anno è bisestile se il suo numero è divisibile per 4, con l'eccezione degli anni secolari (quelli divisibili per 100) che non sono divisibili per 400». È bisestile un anno ogni quattro, si eliminano fra i secolari quelli che non si dividono per 400. Non è stato bisestile il 1900 perché non divisibile per 400. La durata media dell'anno è di 365,2425 giorni.
PERCHÉ BISESITILE
Già nel calendario Giuliano si era compresa la necessità di aggiungere un giorno per regolare le stagioni. Il giono che aggiungevano i romani era al 24 febbraio cioè il sexto die ante Kalendas Martias, il sesto prima delle calende di marzo e diventava bis sexsto, bisesto.
LEAP YEAR
Il mondo anglosassone definisce così l’anno bisestile, anno del salto. Le date dopo il 29 febbraio sono spostate di due giorni della settimana più avanti anziché di uno solo rispetto all’anno precedente. Una tradizione legata a S. Patrizio vuole che il 29 febbraio le ragazze possano chiedere al fidanzato di sposarle. Chi non accetta paga pegno, con 12 paia di guanti, uno al mese, per nascondere la mano ancora senza anello della fanciulla.
STORIA
Nel 46 a.C., Giulio Cesare introdusse un giorno in più ogni 4 anni per pareggiare i conti con le sei ore che rimanevano in più ogni anno secondo i calcoli dell'astronomo Sosigene di Alessandria.Papa Gregorio XIII con la bolla papale del 1582 Inter gravissimas eliminò tre anni bisestili ogni 400, all’inizio del secolo. Ci si era accorti di uno slittamento in avanti aggiungendo sempre un giorni ogni 4 anni e la Pasqua rischiava di andare in estate. In quell’anno si saltò di colpo dal 4 al 15 ottobre.
ANNO BISESTO, ANNO FUNESTO
Nulla di razionale anche in questo caso, ma forse soltanto il fatto che si aggiunga un giorno nel mese di febbraio dedicato dai Romani ai defunti. La tradizione però è rimasta. Nel 1400 il nonno di Girolamo Savonarola disse che i bisesti erano nefasti per greggi e vegetazioni, che portavano epidemie e grande tragedie. Fra i detti ci sono anche: anno bisesto anno funesto e triste quello che gli viene appresso, anno bisesto tutte le cose van di traverso, anno bisestile chi piange e chi stride, anno bisesto senza sesto, cioè senza senno. Qualcuno lo dice anche anno della balena secondo la credenza che la balena partorisca solo ogni quattro anni.
NATI IL 29 FEBBRAIO
Pochi fra i famosi. Alessandro Farnese, il futuro Papa Paolo III del concilio di Trento, nato il 29 febbraio del 1468. Nel 1792, di 29 febbraio, nacque Giocchiano Rossini, l’autore del Barbiere di Siviglia.
RICORRENZE
Il 29 febbraio è diventato la giornata nazionale delle malattie rare, appunto perché raro e a Bologna da un paio d’anni si festeggia l’Error day, il giorno sbagliato.
Fonte:http://www.vanityfair.it/
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