Poesie di Capodanno.Alcune poesie per dare il benvenuto al nuovo anno
All'anno che muore
Addio, anno che muori,
io ti saluto
con malinconia;
io ti saluto
con il pianto in cuore;
perchè stanotte
tu ti porti via
un pò di me,
un pò del mio passato.
Addio, anno che muori,
addio senza rancore,
anche se stanotte
con te muore
un pò di me,
un pò della mia vita.
Santo Parisi
All'anno vecchio
Anno che te ne vai, se mi hai veduto
far bizze, dispettucci e cose brutte,
nel tuo fardello portale via tutte...
Ti ringrazio di cuore e ti saluto
anno che vieni; portami un pacchetto
pieno zeppo di buone qualità.
Voglio che tutti dicano: - Quest'ometto
s'è fatto giudizioso in verità.
A. Ferraresi
Anno nuovo
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
Gianni Rodari
Anno vecchio e anno nuovo
L'anno vecchio se ne va
e mai più ritornerà.
lo gli ho dato una valigia
di capricci e impertinenze,
di lezioni fatte male,
di bugie, disobbedienze,
e gli ho detto: - Porta via,
questa è tutta roba mia.
Anno nuovo, avanti avanti, avanti!
Ti fan festa tutti quanti.
Tu la gioia e la salute
porta ai cari genitori,
ai parenti ed agli amici,
rendi lieti tutti i cuori.
D'esser buono ti prometto,
anno nuovo, benedetto.
Anna Curman Pertile
L'anno nuovo
Con il tren di mezzanotte,
puntualissimo, in orario,
ecco il nuovo calendario.
E' arrivato un treno merci
con un solo passeggero
piccolissimo, ma fiero.
Tra gli evviva dei ragazzi
l'Anno nuovo mostra, gaio,
il suo grande bagagliaio,
pien di gioia e di dolori,
di successi e d'amarezze.
Su, ragazzi, son per voi,
queste merci, e si vedrà
chi ben scegliere saprà.
E. Zedda
Capodanno
Giungi come un tramonto od un'aurora;
come un soffio di vita che s'avanza,
come un fiato sottile che svapora
e che diffonde un'ultima fragranza.
Tu sei promessa per colui che ancora
sente il ventenne ardor d'una speranza.
e al vecchio, cui la vitò si scolora,
tu sei rimpianto mite e ricordanza.
Pure ti benedice il cuor d'ognuno,
e colla tua letizia lusinghiera
giammai tu giungi come un importuno.
Una sosta tu sei nel gran cammino...
Riparte l'uno verso la sua sera;
riparte l'altro verso il suo mattino.
di D. Borra
Auguri di Capodanno
Io credo all'uccellino batticoda:
che ci porti il buon anno.
Scorre liscio su l'umido tappeto
di bruni muschi, alla soglia del mare,
sosta un tratto a beccare, e poi di nuovo
scivola via come una spola, vola,
sparisce in cielo. Neppur ci ha guardati.
Ma è bello, affusolato, grigio e bianco:
porta, certo, il buon anno.
Diego Valeri
Fonte:web
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