Wallis è stato uno studioso inglese autore di numerosi trattati su varie tematiche riguardanti la matematica e la geometria, tra cui appunto l'analisi delle serie infinite, contributo essenziale per lo sviluppo del calcolo infinitesimale.
Il reale motivo per cui John Wallis utilizzò proprio il simbolo non è stato chiarito con certezza, tuttavia sono varie le ipotesi che deducono i perché della sua scelta.
Una terza ipotesi attribuisce la nascita del simbolo alla deformazione delle prime due lettere del termine latino aequalis (che significa “uguale”), un tempo utilizzato per indicare l'uguaglianza.
In filosofia indica tutto ciò che non ha limiti, che è senza fine, per questo spesso associato alla figura di Dio.
Oggi il simbolo dell'infinito è molto apprezzato, tanto da essere utilizzato anche nell'ambito della moda, in cui lo vediamo riprodotto in particolare su accessori e gioielli, quali bracciali, pendenti e anelli, ma anche nei tatuaggi.
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