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giovedì 4 febbraio 2016

Il simbolo dell'infinito, indicato come un 8 rovesciato in...

Il simbolo dell'infinito, indicato come un 8 rovesciato in posizione orizzontale è stato per la prima volta ideato e adottato da John Wallis, nel 1655, ma utilizzato a livello internazionale solo a partire dal 1800.
Wallis è stato uno studioso inglese autore di numerosi trattati su varie tematiche riguardanti la matematica e la geometria, tra cui appunto l'analisi delle serie infinite, contributo essenziale per lo sviluppo del calcolo infinitesimale.

Il reale motivo per cui John Wallis utilizzò proprio il simbolo  non è stato chiarito con certezza, tuttavia sono varie le ipotesi che deducono i perché della sua scelta. 
Trasformazione grafica dalla lettera M al simbolo dell'infinito
Una delle più accreditate sostiene che il simbolo dell'infinito derivi dalla trasformazione della lettera latina M che, nella numerazione romana, indicava un numero estremamente grande, equivalente a 1000. Altra ipotesi è quella che lo lega alla deformazione grafica della lettera greca f(phi), molto simile al numero 8 rovesciato.
Una terza ipotesi attribuisce la nascita del simbolo alla deformazione delle prime due lettere del termine latino aequalis (che significa “uguale”), un tempo utilizzato per indicare l'uguaglianza.

Anello con il simbolo dell'infinito
In matematica il simbolo è correlato con la nozione di limite, utilizzato anche nella teoria degli insiemi, in geometria proiettiva e algebrica (in cui è chiamato anche lemniscàta). 
In filosofia indica tutto ciò che non ha limiti, che è senza fine, per questo spesso associato alla figura di Dio.
Oggi il simbolo dell'infinito è molto apprezzato, tanto da essere utilizzato anche nell'ambito della moda, in cui lo vediamo riprodotto in particolare su accessori e gioielli, quali bracciali, pendenti e anelli, ma anche nei tatuaggi.

Fonte:http://www.paginainizio.com/

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